“Perché poi i ragazzi ce l’hanno tanto con la lettura?”. Daniel Pennac, scrittore per adulti e per ragazzi, nonché ex professore di lettere di scuola superiore, si pone questa domanda in un piccolo saggio del 2013. La stessa domanda che tutti continuano a ripetere ancora oggi nonostante di anni ne siano passati e di promozioni della lettura se ne facciano tante e di ogni tipo.
La causa di questa “crisi del lettore” non può certo essere imputata solo ed esclusivamente ai media e ai social. Infatti i bambini e ragazzi “digitali” leggono eccome, se si lavora “in un certo modo”. Direi non troppo superficiale o con un taglio troppo “didattico” (uso il libro di letteratura per insegnare, trattare argomenti disciplinari, ecc.)
Vi leggo le parole di Pennac che ci invitano a riflettere, quindi prendiamoci un po’ di tempo per ripensare e problematizzare, senza dare nulla di scontato. È un invito, quello dello scrittore, a riflettere per trovare le criticità del proprio agire quotidiano non solo come docenti o promotori di lettura, ma anche come persone che vogliono migliorare se stesse ed anche, un po’, questa nostra società.
Buon ascolto!