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L’illustrazione: guardare al passato per rinnovare il presente

Oggi 27 luglio 2020 il sito si rinnova graficamente e poi gradualmente anche in alcuni contenuti. In merito alla parte iconica ho deciso di cambiare direzione e rivolgere uno sguardo al passato, anche lontano, perché lì troviamo grandi illustratrici e illustratori, molto raffinati, tuttora punti di riferimento ineludibili. Perché questa opzione?
           Perché noto, da parecchio tempo ormai, che l’illustrazione per bambini e ragazzi si è impoverita, si è appiattita su standard omologati. Ovviamente non tutto è così, però una parte consistente delle illustrazioni (albi illustrati, romanzi, copertine) si rifanno a cliché stereotipati, a formule iconiche ripetitive, che risentono – ahimè!- dell’influsso dei peggiori cartoon e fumetti. Rimango strabiliata ogni qualvolta vedo certi schematismi e stilizzazioni, oppure quei grandi occhi inespressivi tutti uguali, disegnati con la tecnica del “copia e incolla”. Basta esplorare un po’ google immagini e digitare alcune parole chiave perché si squadernino davanti a me tutte queste immagini prive di autentico spessore artistico.
         E quando tutto ciò lo presento nei corsi di formazione o nelle lezioni universitarie, vedo volti strabiliati, quasi “sconvolti” perché tutti pensano ingenuamente che il “nuovo” è sinonimo di migliore rispetto al passato. La storia dell’illustrazione di qualità per bambini e ragazzi a livello internazionale e nazionale dimostra che non è così. Che dire poi dei colori? Violenti, accessi, tanti, troppi in una stessa pagina. Se poi si pensa al pubblico femminile ecco che abbondano le illustrazioni glitterate, con tinte che vanno dal rosa, al ciclamino, al violetto, tutti colori che – non si sa in base a quale parametro– si ritiene siano “adatti” alle lettrici. Quante stereotipie, che si pensava fossero state spazzate dai decisivi rivolgimenti degli anni ’70 e ’80, invadono oggi l’editoria illustrata!. E, l’aspetto più stupefacente, è che moltissimi illustratori sono giovani, quei giovani che dovrebbero portarci verso un futuro nuovo e migliore.
        E che dire della “moda vintage”? Le mode, si sa, non vanno d’accordo con l’arte, che è segno di originalità, di unicità. L’illustratrice/illustratore artista nel vero senso del termine, capace di creare “arte a misura di bambino” è paradossalmente merce molto rara oggi.
        Per questo motivo, nelle singole voci di menù del sito, ho voluto far assaporare ai miei utenti “esploratori” la bellezza di un passato artistico, un passato molto più originale ed innovativo – a livello di tecniche e di rappresentazione dell’infanzia – di un “oggi” limitato e limitante.
Quelli che vedrete sono esempi emblematici a cui fare riferimento per scartare tante illustrazioni di moda oggi, anche se sono novità spesso recensite positivamente. Bisognerebbe possedere il coraggio di andare controcorrente, perché i bambini e i giovani hanno il diritto ad avere il meglio della cultura. E… per favore…non mitizziamo il presente ritenendolo migliore del passato.
Impariamo dal passato per rinnovare il presente!!!

Silvia Blezza Picherle – 27 luglio 2020

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