La guerra

La saggezza dell’infanzia, la follia dell’uomo e dei potenti
Ascoltiamo le parole dei bambini e ragazzi

  I bambini e i ragazzi ripudiano la guerra, non capiscono perché “i grandi” e i “potenti” la facciano. Per loro è giustamente un’immane tragedia, senza senso, folle. Sono loro, da sempre, i veri “saggi” perché hanno capito i valori più alti a cui l’uomo dovrebbe aspirare, se tale vuole essere nel senso più profondo del termine. Quella dei bambini e ragazzi non è ingenuità bensì forte tensione etica, quella tensione che non c’è più nella mente e nell’animo di troppi adulti.

   Questo male assoluto, la guerra, in ogni tempo e in ogni luogo, rappresenta come dice Edgar Morin la parte demens dell’uomo, quella parte folle che dovrebbe controllare, ma in realtà non lo fa. E tutto ciò per brama di potere, per interessi economici, per problemi psicologici e/o psichici.

    Difficile spiegare ai bambini, e lo dico da insegnante che è stata sul campo per moltissimi anni e ci lavora ancora, “il senso” che gli adulti pro-guerra danno ad essa. Non capiscono il “perché” dei conflitti bellici, i bambini e i ragazzi, perché, da persone intelligenti quali sono (basta saperli ascoltare e parlare con loro), non possono trovare una logica che giustifichi uccisioni, massacri, olocausti.

    IMPARIAMO dai BAMBINI e dai RAGAZZI….

  Vi faccio ascoltare i loro pensieri tratti da un volume intitolato Come i bambini vedono il mondo (1972), raccolta di brani e pensieri a cura della grande Jella Lepman, fondatrice della Internationale Jugendbibliothek, colei che nel 1952 ha organizzato una Conferenza internazionale per promuovere la pace nel mondo attraverso un ponte di libri, colei che ha ridato speranza ai bambini dopo la seconda guerra mondiale, una speranza alimentata da parole e immagini.

Immagine Mehmet, 12 anni Turchia

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1 commento

  1. Grazie Silvia! Proprio oggi i bambini del mio gruppo dei grandi della scuola dell’infanzia mi confidavano le loro perplessità e le loro preoccupazioni rispetto alla guerra vista sui media. Insieme abbiamo pensato a quali potrebbero essere le soluzioni per riportare la pace: “si fa che un va in camera sua, ci pensa e poi torna e ci si abbraccia, come faccio a casa mia”, “si fa un pranzo o una cena insieme e poi ci si fa un regalo e fine!”, “si cambiano le armi con delle pistole “sparasolletico” e così tutti ridono!!!”
    I bambini e le bambini grandi saggi!!!!
    Ti leggo e ti ascolto sempre con piacere!
    Elisabetta Bernich asilo La Casetta – Trieste

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