Questo è stato pensato come un luogo di incontro, di scambio di esperienze, riflessioni ed opinioni, dove ci si può arricchire reciprocamente, dove si può trovare la forza e lo stimolo per continuare a credere, ad agire contro saperi superficiali e pensieri omologati. Un luogo in cui, rifacendoci a Montaigne e Morin, si pensa alla qualità piuttosto che alla quantità dei processi istruttivo-educativi, ad una “testa ben fatta” piuttosto che “ben piena”.
Un luogo in cui si persegue una reale “democratizzazione della cultura” per fronteggiare il rischio persistente di una banalizzazione delle conoscenze, per ampliare, a sempre più persone, l’offerta di risorse culturali di eccellenza.
Un luogo dove i bisogni delle persone, in particolare dei bambini e dei giovani, vengono ascoltati autenticamente, anche quando non sono evidenti ma sussurrano con voce flebile.
“Il punto essenziale non è già la contrapposizione di educazione nuova e vecchia, di educazione progressiva e tradizionale, ma il problema è che cosa si deve fare perché ilnostro fare meriti il nome di educazione”.(J. Dewey, Esperienza ed educazione, 1963)
In questo spazio i contributi disponibili in pdf saranno cambiati periodicamente
– Le parole di Pennac per ricordare Don Milani e la sua missione educativa (Silvia Blezza Picherle), 29 maggio 2023 [apri pdf] [podcast1] [podcast2]
– La parola ai bambini, 2002 (Francesco Tonucci) [apri pdf]
– Una scuola non “a misura di bambino”, 2005 (A. Zanghellini) [apri pdf]